Sentirci invincibili è il primo passo falso verso la caduta. Più la convinzione di noi stessi diventa forte ed affonda le sue origini nelle nostre idee, più questa ci mette rischio.

Sembra incredibile ma, a volte, siamo proprio noi stessi a metterci a rischio – ovviamente non di proposito – ma perseguendo dei falsi miti e credenze. Succede a tutte le età, ma soprattutto quando diventiamo anziani e ci concentriamo più sugli altri che su noi stessi. Ci sentiamo invincibili come dei moderni supereroi perché, come evidenzia una recente ricerca condotta da AstraRicerche per conto di Pfizer, diventiamo un supporto importante per la custodia e l’educazione di bambini e ragazzi, guardiani della memoria collettiva, promotori di consigli e di insegnamenti grazie alla nostra esperienza, tessuto connettivale della famiglia, in grado di rafforzare i legami tra una generazione all’altra.

A volte, pensiamo che mantenersi in buona salute, con una sana alimentazione e con una buona igiene personale sia la chiave per combattere tutte le malattie, anche quelle più serie come d’esempio la polmonite.  I falsi miti di cui parlavamo poco prima sulle modalità di prevenzione di malattie gravi permangono e possono mettere a repentaglio la salute dei nostri supereroi.

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Dalla ricerca emerge anche che gli over-60, rispetto a malattie gravi proprio come la polmonite sono più informati ma meno consapevoli: si sentono sempre meno a rischio, tanto che solo 1 su 10 ha la percezione di poter contrarre personalmente la malattia. Eppure, i dati ISTAT ci dicono che la quasi totalità (96%) dei 9.000 decessi che si verificano ogni anno in Italia a causa della polmonite sono di persone che hanno più di 65 anni.

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Oggi, 12 novembre, è il World Pneumonia Day, la giornata mondiale dedicata proprio alla polmonite che, come ogni anno, raggruppa l’intero mondo per riflettere sulle azioni da intraprendere contro questa malattia. La polmonite è curabile, e soprattutto può essere prevenuta, ma perché questo avvenga è necessario fare prevenzione. Informiamoci presso il nostro medico.