Finalmente sono riuscito ad andare a visitare la blasonata mostra The Art of the Brick, considerata dalla Cnn come una delle 10 mostre da visitare assolutamente al mondo. Ideata Nathan Sawaya, The Art of the Brick pone come tema centrale i mattoncini Lego, utilizzati per rappresentare non solo opere d’arte famose, ma anche semplici e geniali trovate di creatività che grazie agli storici mattoncini danesi acquisiscono un valore particolare.

Nathan fin da bambino amava ricostruire il mondo con i Lego. Diventato avvocato ha messo quindi momentaneamente da parte immaginazione e creatività e ora, dopo anni vissuti in maniera frenetica, ha deciso di lasciare la carriera per tornare a uno dei suoi primi amori e dedicarsi alla costruzione di statue fatte con i Lego. Oggi Sawaya possiede più di 4 milioni di mattoncini colorati tra i suoi atelier di New York e Los Angeles, ed espone le sue creazioni in tutto il mondo. Prima di arrivare in Italia ha già intrattenuto milioni di appassionati d’arte in ogni parte del globo dall’Australia alla Cina, oltre che in importanti città europee come Londra, Parigi e Bruxelles.

A Milano The Art of the Brick sbarca dopo il successo romano dello scorso inverno, allestita alla Fabbrica del Vapore (fermata Monumetale della nuova linea lilla della metropolitana) in un’area di 1.600 metri quadri, e comprende oltre 100 opere d’arte realizzate con i mattoncini Lego e costruite con oltre un milione di pezzi. Unendo varie epoche dall’impressionismo fino alla pop art, Nathan presenta creazioni in 2D e 3D allegre e colorate, tra cui ricostruzioni di capolavori d’arte universalmente riconosciuti come la Gioconda di Leonardo, la Venere di Milo, il Pensatore di Rodin, Notte Stellata di Van Gogh, e anche una ricostruzione in scala dello scheletro di tirannosauro rex: quest’ultimo con 80.000 mattoncini risulta l’opera della mostra costruita con più Lego.

Accanto a questi mostri dell’arte, la mostra da spazio anche realizzazione meno note come ad esempio American Gothic, un dipinto dell’artista americano Grant Wood che è una sorta di manifesto dell’arte americana del XX secolo. Oltre a questo troviamo rappresentazioni del sistema solare e persino una cartina dell’Italia realizzata in maniera dettagliata, considerando la difficoltà che un Lego può apportare nel riprodurre un aspetto naturale del territorio.

L’ultima parte della mostra è riservata ai quadri della collezione IN PIECES; queste opere ci mostrano individui isolati che si ergono in scene minimaliste, vuote, dal design geometrico, in riconoscibili scenari americani. I loro sguardi si perdono nel nulla accompagnati da una sensazione di indifferenza. Un talento straordinario, che porta al centro della scena alcuni dettagli realizzati in Lego, mentre il resto dell’opera rimane immutato. Così un vestito fatto di mattoncini assomiglia più a pixel che si disfano nel soffio del vento e proprio questo vestito è sicuramente l’opera IN PIECES più affascinante ed estremamente precisa in ogni suo dettaglio. Le immagini risultano affascinanti anche se stranamente ambigue.

The Art of the Brick è una mostra accessibile a tutti, che tocca giovani e meno giovani: le opere sono una piccola parte di tutto ciò che ognuno, con la propria fantasia, può sperimentare grazie ai mattoncini Lego. Personalmente ho trovato questo genere di arte ben applicabile nelle opere impressioniste e post impressioniste, perché quel tipo di pittura dalle forme meno tradizionali viene espressa al meglio attraverso i mattoncini; infatti i quadri Notte Stellata e San Giorgio Maggiore al crepuscolo sono tra i migliori della mostra. Discorso a parte per le opere inventate che non si ispirano a qualcosa di già esistente: in quel caso il talento dell’autore merita tanto di cappello.

La mostra è aperta tutti i giorni nei seguenti orari: da lunedì a mercoledì 10-20; giovedì 10-23; venerdì 10-20; sabato 10-23; domenica 10-21 (ultimo ingresso fino ad un’ora prima della chiusura). I biglietti costano 16 euro, audio-guida inclusa; ridotti 14 euro per over 65, studenti fino a 26 anni e disabili; 12 euro per bambini dai 4 ai 13 anni; gratis bambini sotto i 4 anni. Disponibili anche biglietti famiglia a 46 euro (2 adulti + 2 bambini o 1 adulto + 3 bambini) e 53 euro (2 adulti + 3 bambini). Avete tempo fino al 29 gennaio.

red-dress-lego

red-hood

lego-van-gogh

Articolo scritto e redatto da Alessandro Sacco | Tutti i diritti sono riservati 

A proposito dell'autore

Chi ha detto che stare dietro le quinte sia noioso? Redazione è un piccolo mondo di penne e menti attive che coordinano, insieme a Laura, la programmazione per theoldnow.it Instancabili e sempre ricchi di spunti noi di Redazione ci occupiamo di comunicati stampa, flash news, aggiornamenti e coordinamento degli autori! Vi sembra poco?

Post correlati