Con questo intervento inauguro la mia esperienza all’interno di TheOldNow.  Vado subito al punto visto che già leggete il sito. Semmai devo convicervi a leggere i post che farò io! Laura mi ha proposto di collaborare al magazine per parlare di Instagram senza però cadere nei luoghi comuni. Non sarà facile. Un social network è notoriamente fatto di luoghi comuni!

Vi faccio però una promessa: parlerò di questo social network solo quando ne varrà  la pena. Quanto al sottoscritto, beh, uso Instagram dalla notte dei tempi. Ufficialmente dall’inizio del 2011 e sono fra i fondatori di igersitalia, una community divenuta associazione di cui sono anche segretario. Sono il fondatore della community locale di Milano e della Lombardia. Non sono un fotografo ma con gli anni ho avuto modo di imparare e dove possibile di migliorarmi. Recentemente ho anche co-fondato una associazione chiamata Obiettivo camera che ha lo scopo di promuovere la fotografia ai massimi livelli. Il mio compito è quello di essere un collante fra la fotografia d’autore e i nuovi social che in un modo o nell’altro possono danneggiarla o come credo, promuoverla. Quanto ai miei post, lascio a voi il giudizio, visitando il mio account Instagram @oraziospoto, senza dimenticarvi di @igersitalia

Giusto per fare una eccezione, per questo primo post non vi parlerò direttamente di Instagram ma andrò invece a condividere con voi un po’ di insegnamenti che arrivano da un signore. Ho incontrato questo signore in Germania, pochi giorni fa, nel quartiere generale della Leica. Questo tizio, che era stato invitato dalla Leica, di nome fa Joel, di cognome Meyerowitz e di professione fa il fotografo. Più che essere invitato, di fatto era il protagonista dell’evento. Un evento per celebrare lui e il lancio di una macchina fotografica molto importante per Leica, la serie m, arrivata alla sua decima edizione.

Joel Meyerowitz è nato nel 1938. Non è più un ragazzino. Tuttavia dire che è giovanile è poco. Nei suoi occhi si legge serenità ma anche passione. Tanta tanta passione. Quest’ultima non è una qualità molto presente nei quasi 80enni. Quando mi sono presentato, gli ho subito detto che avevo creduto subito al successo di Instagram. Lui mi ha guardato e mi ha detto: non so se sei stato più visionario o più pazzo. Un po’ come chi ha votato Trump! Neopresidenti a parte ne è venuta fuori una chiacchierata da cui ho estrapolato alcuni punti (9 per la precisione) che possono valere per Instagram ma anche per chi vuole vivere di fotografia. E poi a ben vedere sono principi che potete tranquillamente estendere anche ad altri ambiti.

Vediamoli!

1) confrontatevi: se fate o volete fare il fotografo di professione, parlate con altri fotografi. E’ più importante di quanto pensiate

2) evolvetevi: Joel nasce come pittore ma poi decide di fare il fotografo. Una decisione talmente istintiva che si dimette dal suo lavoro di grafico e va a fotografare usando una macchina fotografica che gli è stata appena prestata dal suo (ex) capo.

3) la meraviglia è anche nella routine: il fuoco sacro di Joel si è acceso scrutando quello che avveniva fra la casa e l’ufficio. E’ vero che Joel è di New york, ma insomma è pur sempre un contesto che ha visto per chissà quanto tempo e che tende a ripetersi. Eppure è 50 anni che fotografa le strade di New York!

4) puntate al meglio: già che aveva deciso, Joel ha comprato una Leica, non perchè si credeva un grande fotografo ma perchè ci credeva. Punto. Perchè Leica? Perchè l’aveva un suo mentore. Semplice.

5) differenziatevi: Joel è noto come street photographer. Dovete sapere che la street photography è molto spesso associata al bianco e nero, ma Joel è specializzato in foto a colori. Praticamente ha sdoganato il colore, cosa che nessuno usava prima.

6) siate aperti: avete presente il film Yes Man dove il protagonista non può fare altro che dire si a tutto? Apparentemente è un disastro, ma poi trovandosi in mezzo a mille esperienze strampalate, ci si scopre più ricchi e più saggi. Joel su questo punto è molto perentorio. Se siete aperti arriveranno idee, proposte e confronti. Se non lo sarete, rimarrete chiusi nel vostro mondo.

7) ossessionatevi: Joel ha detto che nel 1964 ha acquistato una macchina e ha cominciato a girare l’America,  scattando di giorno e di notte. Meyerowitz aveva la consapevolezza che il mondo è pieno di spunti e opportunità

8) non dite tutto: la Gioconda sarebbe la Gioconda se sapessimo tutto di quel quadro? Ovviamente no! Allo stesso modo una foto non deve per forza dire tutto. L’elemento misterioso e ambiguo permette a quell’immagine di sopravvivere agli anni. Joel Meyerowitz è un maestro nel raccontare storie….a metà

9) i mezzi e i canali sono importanti ma non determinanti: Joel Meyerowitz è consapevole del fatto che i social media e le macchine fotografiche sempre più efficienti, hanno cambiato il mondo della fotografia.

Ma questo non è un problema: il mondo ha tantissimo da offrire. Oggi puoi farlo con più facilità e meglio ma..insomma c’è ancora posto!

foto orazio spoto

Meyerowitz parla con Matt stuart, giovane e affermato streetphotographer inglese

Articolo scritto e redatto da Orazio Spoto | Tutti i diritti sono riservati

A proposito dell'autore

Chi ha detto che stare dietro le quinte sia noioso? Redazione è un piccolo mondo di penne e menti attive che coordinano, insieme a Laura, la programmazione per theoldnow.it Instancabili e sempre ricchi di spunti noi di Redazione ci occupiamo di comunicati stampa, flash news, aggiornamenti e coordinamento degli autori! Vi sembra poco?

Post correlati