Alla fine siamo capitolati anche noi ed abbiamo deciso di dirci si davanti ad amici e parenti: una piccolissima cerchia dei nostri affetti è stata quindi radunata per l’occasione. Ma oggi non vi parlerò del grande giorno – vi prometto un post tutto dedicato appena possibile – ma dell’organizzazione ovvero del brevissimo percorso che abbiamo vissuto prima del sì.

Sin dall’inizio avevamo pensato a un matrimonio in piccolo. Milano è da sempre la città del cuore, quella che ha visto sbocciare il nostro amore, quella che ha visto nascere le nostre bambine e quella dove abbiamo deciso di trascorrere la nostra vita e quindi non poteva che essere questa città il luogo simbolo del nostro amore e anche del nostro matrimonio. Abbiamo così ruotato intorno al concetto di capoluogo meneghino per decidere tutto il resto. In meno di due mesi abbiamo scelto, vagliato e organizzato tutto quello che desideravamo per il nostro grande giorno e sì, vi confermo che tutto possibile. Ma adesso andiamo per punti.

L’abito della sposa

Questa è stato senza dubbio il capitolo più problematico di tutta l’organizzazione in quanto io, completamente digiuna in materia, non avevo preso in considerazione il fatto che le collezioni degli abiti da sposa vengano presentate una sola volta all’anno: a settembre, e le spose inizino a cercare il loro abito con almeno 12 mesi di anticipo. Così, quando entusiasta e piena di idee rubate da Pinterest, mi sono confrontata con il mondo degli atelier degli abiti da sposa ho avuto la classica doccia fredda: la maggior parte dei negozi, nella telefonata conoscitiva al solo sentire che la data era dopo pochi mesi mi dicevano che non era possibile per loro procurarmi un abito e che quindi non potevano darmi un appuntamento. In realtà quello che all’inizio mi sembrava un approccio disastroso, si è rivelato risolutivo per cercare l’abito dei miei sogni con pochi appuntamenti e senza grandi perdite di tempo. Dopo una prima esperienza decisamente fallimentare nel primo atelier scelto, il secondo atelier, Scenari Sposa – via Montebello 14, Milano, è stato la luce in fondo al tunnel, mi ha regalato la magia e l’emozione e soprattutto l’abito con il quale ho deciso di sposarmi, disegnato dallo stilista Charlie Brear.

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La location ed il Catering

Come vi dicevo sul luogo non avevamo dubbi: Milano è stata la felice scelta e, considerando la cerimonia civile, Palazzo Reale il luogo dove celebrare il matrimonio civile. Una volta preso appuntamento per le partecipazioni e successivamente ricevuto l‘ok per la scelta della data, abbiamo confermato sul calendario il nostro giorno. Fra l’appuntamento per le partecipazioni e l’appuntamento per la scelta della data ci siamo mossi di conseguenza per chiedere preventivi ed effettuare sopralluoghi nelle location che avevamo precedentemente individuato e che, negli anni, avevano catturato la nostra attenzione. Scartate quelle senza aria condizionata, quelle troppo grandi per un numero risicato di persone e quelle troppo piccole sempre per lo stesso numero, abbiamo deciso di eleggere a nostro luogo del cuore un punto nevralgico di Milano, una location un po’ nascosta ma con grandissima storia dove avevamo avuto modo di godere di una piacevolissima serata insieme. Dopo due sopralluoghi: uno di giorno e uno nel tardo pomeriggio non avevamo dubbi: il posto era scelto – e confermato: i Chiostri di San Barnaba, con catering esterno.

Le partecipazioni

All’inizio avevamo pensato di fare delle partecipazioni molto digitali poi ci siamo lasciati prendere dallo spirito più tradizionale e, individuato un mood cromatico l’abbiamo declinato su partecipazioni, buste, segna posti, biglietti di ringraziamento eccetera. Dopo aver ricevuto diversi preventivi abbiamo deciso di procedere per conto nostro sia per un aspetto economico sia perché avevo il piacere di prepararle personalmente, dedicandomi ad ognuna di esse in una maniera un po’ speciale. Le abbiamo poi spedite, come vuole la tradizione, due mesi esatti prima della fatidica data.

SAVE THE DATE

La Torta nuziale

La torta nuziale l’abbiamo lasciata temporalmente quasi alla fine di tutti preparativi. Avevamo in mente esteticamente due tipologie di torta: le torte spatolate e le torte realizzate con la classica tecnica del cake design. Avevamo poi individuato due pasticcerie che avevano catturato la nostra attenzione con i dolci assaggiati in precedenza e due che ci incuriosivano invece per le proposte che quotidianamente pubblicavano sui canali social. Una volta individuato il numero delle persone presenti al matrimonio e la tipologia estetica di torta abbiamo iniziato a chiedere preventivi. Applicando una delle regole matematiche dell’economia più famosa in assoluto abbiamo scartato il preventivo più costoso e quello più economico e abbiamo deciso di assaggiare le due pasticcerie rimaste in gioco. Durante l’assaggio nella prima pasticceria, Cakes Milano, eravamo già più che conquistati e abbiamo, di comune accordo, confermato la torta e la farcitura che ha stupito tutti gli ospiti: pistacchio e cioccolato bianco.

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I fiori e gli allestimenti

Ovviamente per l’allestimento ed i fiori abbiamo deciso di appoggiarci a una professionista del settore. Vicino a casa nostra, da diversi anni, ha aperto una piccolissima attività di fiori condotta da una ragazza deliziosa dalla quale avevo comprato diversi mazzi di fiori per casa in occasioni disparate. Così, quando abbiamo deciso di sposarci non ho avuto dubbi e sono andata subito da lei a chiederle la disponibilità. La nostra data si è incrociata alla perfezione con la sua agenda e di conseguenza ci siamo scelti vicendevolmente. Amo da sempre le peonie – si lo so che a luglio sono molto costose e difficili da trovare, ma non volevo rinunciarci – ed insieme abbiamo deciso di abbinarle al fresco eucalipto e all’ulivo da sempre significativo: il risultato ci ha subito convinti. E no, non c’erano rose, nemmeno nel bouquet, una vera magia di Francesca di Pumpo – la Sposa Vispa.

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Le fedi

Questo è uno dei pochi capitoli per il quale non si necessita di molti mesi per decisione e realizzazione. Noi avevamo le idee chiare fin da subito: oro bianco e semplicità erano i nostri capisaldi e, per scegliere l’orafo giusto per noi ci siamo lasciati consigliare della mia testimone di nozze, sposata da diversi anni. La proprietaria dell’oreficeria è stata gentilissima, disponibile e molto competente e alla fine deciso di farle fare su misura con i nostri nomi all’interno e la data del grande giorno.

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Make-up & Hair

Per un giorno così unico e importante non potevo che affidarmi a due punti saldi del mondo beauty. Se da un parte i miei capelli li toccano solo i ragazzi del salone Luciano Colombo – corso Magenta 66, Milano – da anni, dall’altra mi sono affidata all’istinto e ho deciso di avere al mio fianco una persona speciale, nota in rete come Robyberta, aka Roberta Scagnolari che ha capito al volo le mie esigenze e i miei desideri e li ha fatti confluire in un risultato perfetto, rendendomi la versione più bella di me stessa!

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Le bomboniere

Niente confetti e classicità. Solo stile e un mescolino equilibrato di elementi. Insieme a Jo Malone London abbiamo pensato infatti a una box elegante con i colori iconici del brand, all’interno della quale gli invitati hanno trovato una sorpresa per la casa al profumo dei fiori d’arancio. All’esterno il nostro tag con un grazie speciale per esserci stati in un giorno così importante e l’idea che useranno la candela in famiglia, insieme ai loro cari ricordando questo giorno così unico.

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Il viaggio di nozze

Trasferiti da più di un anno nella casa nuova ed avendola completamente arredata in tutto e per tutto, non avevamo necessità di fare la classica lista nozze che solitamente sposi giovani che stanno per andare a vivere insieme, scelgono come loro prima opzione. Amando entrambi moltissimo i viaggi e desiderando ardentemente di fare conoscere il mondo anche alle nostre piccole bimbe, abbiamo deciso di dirottare la generosità di parenti e amici sul viaggio di nozze. Il giorno dopo il grande SI abbiamo pianificato la partenza tutti e quattro insieme per una delle destinazioni che più amiamo nel mondo ovvero la Corsica. Mare, sole, tranquillità e famiglia erano gli ingredienti che desideravamo da tempo ed abbiamo così deciso che il nostro (primo) viaggio di nozze sarebbe stato proprio questo. Ma il secondo arriverà.. a dicembre!

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Foto e video

Da diverso tempo lavoro insieme a una fotografa di Milano, Senia Ferrante per tutto quello che concerne i progetti speciali del web magazine. In merito alla sua scelta quindi non avevamo dubbi se non l’ipotetica sua disponibilità per la nostra data ma, fortuna vuole, poteva essere dei nostri. Per quanto riguarda il video invece desideravamo un videomaker moderno per realizzare una clip di 4/5 minuti al massimo che raccontasse il nostro grande giorno in una chiave dinamica e che ci rappresentasse. Fatta un’accurata ricerca on-line abbiamo trovato la persona giusta per noi e l’abbiamo successivamente incontrata prima del grande giorno in un appuntamento molto semplice che ci ha donato subito la sensazione di aver trovato la persona ideale: Oleg Cozlitin.

 

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Musica

Uno degli aspetti della festa – se così possiamo chiamarla – che non volevamo assolutamente trascurare è la musica dal vivo. Al matrimonio di una coppia di nostri carissimi amici c’eravamo innamorati di un gruppo che purtroppo non aveva però disponibilità per la data da noi scelta. Abbiamo così tergiversato un po’ per diverse settimane alla ricerca di qualche cosa di simile ma senza soddisfare la nostra volontà. Poi il web, come spesso accade, ci è venuto in soccorso con diverse proposte di grande talento fra le quali abbiamo eletto il nostro gruppo del cuore: Emotions Live Band.

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Le tradizioni

Notoriamente Alessandro ed io siamo quelli che fanno sempre le cose al contrario e il matrimonio ne è stata l’ennesima prova. Avendo già due bambine piccole abbiamo deciso di non sposarci in chiesa ma di prometterci l’amore eterno con un rito civile. La cerimonia del rito civile è molto semplice e soprattutto molto rapida, è quindi un buon consiglio quello di comunicare agli ospiti l’inizio della celebrazione con un quarto d’ora di anticipo in maniera che in caso di ritardo le persone siano comunque puntuali. Abbiamo però anche rispettato le tradizioni dormendo separati la notte prima del matrimonio, scegliendo come abiti nuziali i colori tradizionali (bianco per lei, blu per lui), inviando le partecipazioni cartacee, indossando io qualcosa di azzurro (il mio meraviglioso anello di fidanzamento), ricevendo in dono le fedi dai nostri testimoni.

 

Vari ed eventuali

Quando si organizza un matrimonio, un evento o comunque qualcosa di molto speciale e particolare, ci sono tante variabili da tenere a mente e soprattutto bisogna prevedere la possibilità di imprevisti. Per nostra esperienza pregressa abbiamo quindi deciso di siglare dei contratti – o comunque delle scritture private – che racchiudessero tutte le informazioni necessarie per i fornitori da una parte e per noi dall’altra, in maniera da tutelare entrambe le parti su oneri e onori.

Questa è la storia dell’organizzazione, avvenuta secondo tempi si può dire veloci rispetto alla tradizione che ci ha permesso di godere di un paio di mesi di completa nulla facenza in attesa del grande giorno. Un semplice conto alla rovescia a ricordarci la data che si avvicinava e i vari tasselli che si combinavano insieme. L’attesa e l’organizzazione sono stati emozionanti, ma il 21 luglio ancora di più.