In mostra presso la suggestiva e storica location di Villa Olmo a Como, dal 18 Giugno al 16 Novembre 2014: Ritratti di cittàUrban Sceneries – da Boccioni a de Chirico, da Sironi a Merz a oggi.

Più di sessanta opere esposte per indagare, esplorare e offrire uno ampio spettro d’immagini legate al punto di vista sulla città moderna nell’arte italiana dal XX secolo ad oggi; in mostra, molti dipinti e sculture mai esposti, poiché facenti parte di fondazioni, archivi e collezioni private.

Il percorso parte dal Futurismo di Giacomo Balla, Umberto Boccioni e Fortunato Depero, movimento artistico che prima di tutti percepisce l’esigenza di disegnare le nuove città, metropoli appena nate in Italia, ma già in evoluzione all’estero. La città inizia qui ad avere il ruolo di soggetto e oggetto d’arte, contenitore di architettura e società, luogo del futuro nato dalla fantasia degli artisti e ben lontano dallo scenario italiano dell’epoca. Un periodo di stacco, seguito da una pittura di tipo metafisico, della quale Giorgio de Chirico ne è il maggior esponente. Si tratta di dipinti dove uomo e città si dividono, portando lo spettatore, oltre che l’artista, a provare smarrimento e straniamento. Ma c’è chi va controtendenza, come Filippo De Pisis, Ottone Rosai, e Renato Guttuso, in un percorso totalmente antimoderno nel quale tornano a farsi vivi paesaggismo e impressionismo francesi.

Il percorso si fa poi maggiormente astratto e metafisico, segnato dalla totale scomparsa di ogni realtà oggettiva e soggettiva, dominato da geometrie. Gli artisti del periodo: Arnaldo Pomodoro, Francesco Somaini e Giuseppe Uncini. Più tardi, nella seconda metà degli anni ’50, la fotografia diviene fondamentale metodo per poter accuratamente documentare e indagare la città, sotto forma di reportage fotografico. Il percorso termina con le ultime generazioni di artisti, tra i quali Velasco, Daniele Galliano, Daniele Cestari, Andrea Chiesi, Marco Petrus e Jonathan Guaitamacchi. La città torna ritratta e raccontata in modi e forme differenti, l’effetto è quello di straniamento visivo e poetico.

E’ una questione di sguardo, di capacità d’avvertire e restituire la complessità del sistema urbano che ci circonda: punti di vista di artisti e visionari dall’inizio ‘900 a oggi.

 

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Giacomo Balla, Canto Patriottico, 1915, olio su tela, 32 x 48cm, Arte Centro Milano.

Ritratti di Città De Chirico

Giorgio de Chirico, Piazza d’Italia, 1926, olio su tela, 40 x 50cm, Galleria d’Arte Maggiore G.A.M., Bologna. R-D-C-Somaini

Francesco Somaini, Strada urbana attrezzata parzialmente coperta, 1971,inchiostro di china su carta bianca, 510 x 710mm, Archivio Francesco Somaini, Milano.

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 Maurizio Galimberti, Studio Ritmico n°2 – Lucca, 2007, mosaico, 43 x 231cm, Collezione Privata.

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Giacomo Costa, Atto 9, 2007, pittura digitale.

Ritratti-di-città-galliano-larve

Daniele Galliano, Larve, 2014, olio su tela, 70 x 100cm.

In copertina: Marco Petrus, Sequenze, 2011, arazzo, 143 x 190cm, collezione privata.

 

Fotografie: Google

Articolo redatto da Erica Chiesi | Tutti i diritti sono riservati

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