Ciclicamente si ripropone, lo so, ma la mia è davvero una mania. Quando parlo di #magliamania intendo davvero quel trend che stagione dopo stagione si ripropone e non come capo per finire un outfit o come elemento facente parte di un preciso piano volto a salvaguardare la nostra salute, parlo di tutte quelle volte – e collezioni- in cui interi look si costruiscono intorno ad un capo protagonista: la maglia. Che si parli di cotone, cachemire, lana, tricot, maniche lunghe-corte-tre quarti, a fantasia o tinta unite, con le stampe o di pietre candito , lei è la protagonista. Con mio sommo piacere.

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Da fiera sweater girl vi dico che io – che di sovrapposizioni ne faccio uno stile di vita- già detto, sono asolutamente incapace di rinunciarvi. Un po’ come le sciarpe. Di ogni dimensione, colore, pesantezza. Anche d’estate, anche a costo di patire il caldo. Se sia un problema, non lo so, ma di certo la passerella firmata Chloé consolida la mia posizione: a me, la maglia, piace. Ve ne avevo già parlato settimana scorsa qui: la collezione che ha sfilato per la prossima PE14 ruota intorno al concetto di leggerezza, i capi sono impalpabili, le silhouette sono morbide, pieno spazio è lasciato alle trasparenze. Lo stesso per la maglia. I volumi sono over, e morbidi, il risultato assolutamente promosso. Come tutta la collezione.

Trasparente è anche la maglia firmata Acne Studios: over, le maniche ultra allungate, i colori che spaziano dal bianco al nero, tra righe rosse e blu. Quest’ultima la mia preferita.

Volumi oversize anche per Edun, basic e sofisticata nelle linee e nei colori.

Dior, e quell’incontro tra bon ton e iperfemminilità che da vita ad una collezione favolosa: ampia la palette cromatica, audaci ancora le trasparenze, in un’assoluta dimensione di eleganza sempre confermata. Il colpo d’occhio? La maglia che diventa un mini abito nel colore del cielo. #adoro

E ancora Sonia Rykiel e Balmain, sempre audace e sexy nel gusto. Il rosa e il bianco dominano per la maglia e stemperano la femminilità prorompente della collezione. Jeremy Scott, eccentrico nei colori, nelle stampe, riconferma la sua personale verve nella realizzazione delle maglie. I colori sono chiassosi, il risultato divertente.

Ora over e con i bottoni, ora trasparente ma castigato nel collo alto, Michael Kors. Collezione che ho amato, ancora una volta, per alcuni capi speciali. La maglia è fra questi. Soprattutto se oversize, con i bottoni e le tasche.

Sovrapposizioni e una palette che spazia dal grigio al nero per Y-3: unica licenza poetica il lillà. Le lunghezze sono over e le silhouette seguono da vicino la figura senza fasciarla, la palette spazia dal grigio al nero. Il risultato è rock, sporty e casual allo stesso tempo. Il risultato – io- lo adoro. La mia preferita, in assoluto.

 

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Articolo scritto e redatto da Barbara Ceriali | Tutti i diritti sono riservati