Troppo spesso in Italia si assiste al fenomeno del campanilismo spiccio, all’esaltazione della propria “parrocchia” a discapito di quella dei vicini. Per cui quando capita di assistere ad una collaborazione fattiva fra realtà diverse non può che fare piacere. È quello che è successo in occasione della serata INformaCIBO organizzata all’hotel Enterprise di Milano con la collaborazione dell’associazione Calabresi di Parma, circolo culturale che raccoglie persone originarie della bella regione fra i due mari che ora abitano a Parma

 

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La serata è stata l’opportunità per comunicare alcune delle prelibatezze enogastronomiche delle due zone: quella ospitata, la Calabria, e quella ospite, Parma. Quindi è stato possibile assaggiare un ottimo prosciutto crudo di Parma e, subito dopo, un saporito crostino con l’nduja, il parmigiano reggiano seguito dalla salsiccia calabrese. Per rinfrescare i presenti è stato invece offerto un dissetante aperitivo a base di un grande classico dell’Emilia, l’amarena Fabbri, combinato con il Pignoletto frizzante, vino bianco tipico delle colline di quella regione ricca di gustosità gastronomiche

 

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Ma la serata è stata anche l’occasione per degustare una preziosa selezione di vini calabresi. Nove piccole chicche che hanno permesso di ripercorrere in una rapida, ma molto avvincente, carrellata la produzione enologica di una regione che ha veramente tanto da dare, ma che al momento è ancora poco conosciuta sotto questo aspetto. Una regione estremamente varia a livello paesaggistico, passando dalla costa tirrenica a quella jonica attraverso le alture della Sila, che quindi è in grado di proporre un ventaglio vitivinicolo quanto mai variegato ed interessante

 

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Molto spesso quando si pensa ai vini della Calabria vengono in mente subito grandi rossi. Vini corposi, decisi, figli del sole che si riversa generoso sulle terre dure della regione. Ma in realtà in alcune zone vengono prodotti anche bianchi estremamente interessanti. La degustazione, organizzata dall’Associazione Calabresi di Parma, è stata l’occasione per conoscerne due prodotti esclusivamente da uve autoctone e poco note. Il primo in degustazione è stato il DOP Cirò bianco 2012 di Senatore Vini prodotto a partire da uve Greco Bianco in purezza, questo autoctono dell’antica terra degli Enotri trasmette freschezza fin dal colore, brillante con leggeri riflessi tendenti al verde. Profumi freschi e conviviali che facilitano l’assaggio ed amplificano il piacere di un vino da bere sans souci. Il secondo bianco ha differente caratura, il Molarella 2012 di La Pizzuta del Principe è un vino a base di Pecorello in purezza prodotto a Strongoli (KR), nella Val di Neto. Un vino dalle tonalità più cariche, sia nel colore, di un bel paglierino quasi dorato, che nei profumi che si permettono qualche divagazione nel tropicale, mantenendo però un’identità territoriale forte nell’acida sapidità che si avverte già al naso. Un bianco di spessore

 

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La Calabria è anche terra di grandi rosati, vini importanti al di là del loro tenue colore. In degustazione è stato possibile degustarne due completamente differenti fra di loro, che ancora una volta riescono a materializzare le grandi potenzialità produttive della regione calabrese. Il primo è stato il Rosato 2012 di 100% Magliocco di Terre del Gufo un vino dal colore squillante di un rosa con leggere sfumature aranciate, brillante di giovinezza. Profumi altamente floreali contenuti nel bicchiere che ricordano la primavera, con i primi caldi ed i boccioli che iniziano a schiudersi. Il Grayasusi Etichetta argento 2012 dell’azienda Dattilo di Roberto Ceraudo è invece un Rosato ottenuto a partire da uve Gaglioppo in purezza. Un rosato importante, denso, carico di profumi e di significati dal magnifico bouquet olfattivo. Piccoli frutti rossi e poi fiori (rosa) e poi ancora note rinfrescanti si alternano nel bicchiere con una persistenza ammaliante

 

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 Si passa quindi ai rossi, veri campioni della produzione regionale che, finalmente, iniziano a conseguire i riconoscimenti che meritano da tanto tempo. Il primo rosso in degustazione è il Libìci 2008, Magliocco in purezza di Casa Comerci, un vino in cui si ritrovano le note varietali intuite nel rosato, ma ampliate, con più profondità ed ampiezza e spessore. I vigneti, ubicati a Badia di Nicotera, risentono del benefico influsso del mare che trasmette sapidità e freschezza ad un vino che ha già dalla sua una bella materia. Un attimo di pausa prima di affrontare il prossimo vino, a mio modesto parere il migliore della batteria: il Nerello 2008 di Senatore Vini. Il Nerello calabrese, o semplicemente calabrese, è il parente più stretto del Nero d’Avola (che inizialmente si chiamava calabrese, per l’appunto). In questo caso si è di fronte ad un vino emozionante, cui un veloce passaggio in barrique non copre la naturale ricchezza, il naso è sognante, con note pervadenti di erbe aromatiche (salvia e rosmarino), salse (capperi e salamoia) e di frutta rossa soda e matura. Un vino elegante e mai banale, che conquista dal primo istante

 

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Segue quindi il Portapiana 2010 blend di Magliocco, Mantonico e Greco nero di Terre del Gufo un rosso importante e speziato, ma ancora troppo giovane per essere apprezzato appieno. Ad oggi il passaggio in barrique nuova segna ancora troppo il naso, specialmente arrivando dall’emozione dell’assaggio precedente per poter esprimere un giudizio imparziale. Chiude la mia degustazione (purtroppo sono dovuto scappare senza poter assaggiare l’ultimo vino) il Tuccio Riserva, Cirò Classico Superiore di Salvatore Caparra. Un vino verace, con al suo interno tanta Calabria: il suo sole caldo, la sua terra, il vento ed il lontano suono delle onde che si infrangono a riva. Un vino di grande tradizione, che piace e convince

 

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Una bellissima degustazione orchestrata magistralmente da Gaetano Palombella dell’AIS di Reggio Emilia che sancisce ulteriormente, qualora ve ne fosse bisogno, la grande ricchezza dei vini calabresi, tutti da scoprire

Il Fede

Photo courtesy of Associazione Calabresi di Parma & Giulio Ziletti

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Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati