Gaia e Giada sono, da sempre, due bambine estremamente curiose e desiderose di imparare, sperimentare ed ovviamente giocare. Da quando sono nate, sia io che il papà Alessandro ci siamo da subito impegnati affinché potessero sperimentare nella maniera più corretta per la loro età fondendo una realtà fatta di tecnologie, suoni e interazioni digitali con il desiderio di farle interfacciare con giocattoli pensati e costruiti per loro e per le loro esigenze che non hanno niente che fare con il web e la tecnologia.

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Se vi state chiedendo se tutto questo sia possibile la risposta ve la do subito: assolutamente sì.Abbiamo trovato infatti aziende e marchi che non solo hanno sviluppato giocattoli a prova dell’era moderna, ma che continuano la produzione di quelli che vengono definite i giocattoli di una volta. E oggi voglio parlarvi proprio di uno di questi: Globo. Si tratta di un brand Veronese dopo player del settore che da 35 anni promuove il ruolo fondamentale del gioco nei processi di crescita ed apprendimento dei più piccoli. Il gioco è un diritto di tutti bambini, nessuno escluso, e questa è la mission dell’azienda veronese che voluto realizzare una ricerca proprio per rispondere in maniera sempre più mirate coerente alle nuove esigenze della cultura del gioco nella società odierna.

Il vissuto presente esame della ricerca “liberi di giocare, liberi di crescere” conta 611 interviste on-line condotte da Astroricerche su un campione rappresentativo di genitori, zii, nonni tra i 20 e 65 anni, che si occupano regolarmente di bambini fino a 12 anni. Nella famiglia italiana – consolidata ormai nella sua eccezione di allargata – sono solo il 60% i genitori (comprendendo anche il partner di uno dei due) coinvolti direttamente l’educazione dei figli. Il restante 40% fa capo alle figure di estate, baby-sitter, educatori 9%, nonni 7% e ha una percentuale crescente di zii 21%.

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Come evidenziato Enrico Finzi “non solo il modello di famiglia cambiato negli ultimi anni si sono evoluti anche gli approcci educativi”. Oggi è predominante quello più affettuoso rappresentato dagli empatici allegri 42,4% dove il gioco viene considerato il modo per avvicinarsi al mondo in modo lieve, esplorando senza fatica e senza paura, accompagnati da adulti affettuosi, allegri e pronti a mettersi nei panni del bambino.

A seguire, quasi a pari merito, ci sono i rispettosi attenti 41,2%: aperti ed in ascolto, rispettosi della persona bambino, complici e pronti a dare fiducia agli piccoli. Per loro il gioco insegna stare al mondo e a rapportarsi alla vita e le sfide quotidiane.

A conferma del forte cambiamento di rotta degli ultimi decenni i severi efficientisti scendono al 16,4%: sono concentrati sul rispetto di regole e ruoli, e il gioco è quasi un duro lavoro rappresenta infatti un fondamento per crescere e scoprire se stessi attraverso le proprie capacità e i propri limiti.

 

In sintesi dobbiamo prendere atto che è in corso una piccola rivoluzione che sottrae il giocattolo dell’eccezionalità per farlo diventare un supporto quotidiano perché è ogni giorno che si cresce e si fanno conquiste. Per questa ragione per i giochi di Gaia e Giada abbiamo scelto Globo Giocattoli che da sempre mette i bambini al centro dell’attenzione nella costruzione e realizzazione dei propri prodotti e che, finalmente, propone a noi genitori valide alternative per trasformare il gioco in un momento educativo, di condivisione e di alta qualità

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Dalla ricerca emerge che il gioco è una cosa seria che ricopre un ruolo sempre più cruciale nell’educazione dei più piccoli. Tra i dati più rilevanti ecco che il gioco è quasi universalmente ritenuto fondamentale per lo sviluppo intellettivo e motorio del bambino 61,4%, per lo sviluppo e la capacità creativa e cognitiva 58,6% e per la sua socializzazione 38,8%. Si arriva così a parlare oggi di un avere propria cultura del gioco, secondo la quale i bambini devono giocare tante ore al giorno 90% non sono necessari giochi costosi ed elaborati ma oggetti semplici e capaci di stimolare la creatività 90%, Non necessariamente nuovi 88% oppure numerosi 86%. E’ invece preferibile che siano vari, colorati e stimolanti 86% non imposti degli adulti 61% oltre che di prezzo contenuto e dunque accessibili 79%.

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