Giorgio Armani  Spring/Summer 2018: fiori metropolitani sul ciglio di una strada, scossi dalle auto in corsa che sfrecciano senza notare che la Bellezza possa nascere ovunque.

La sensazionale sfilata ha avuto luogo a Milano, metropoli italiana tesa al futuro, e lo stilista ha colto questo equilibrio tutto meneghino tra radici italiche e sogni internazionali creando degli abiti lievi, incisivi, nervosi, agitati da folate vigorose. Grafismi futuristi e stampe floreali parlano un linguaggio nuovo in cui le parole si fanno segni, grafemi, accenni e guizzi improvvisi di colore.

E’ rilassata la donna armaniana, non teme le novità che diventano sue alleate così che anche la scultura modernista diventa decoro su sandali neri, esili e presenti. C’è tutta la poetica del Futurismo con la tensione al nuovo e la corsa della velocità che travolge senza stravolgere, che incrementa un atto creativo e passionale inesauribile perché Giorgio riesce a conservare un’oggettività equilibrata nell’analisi della società.

Violentemente, il rosso acceso e il nero delineano una retta spezzata che fa da sfondo a questo show in cui immancabile è la nivea passerella, illuminata dal basso di una fredda luce bianca per innescare maggiormente questa nuovo “ordigno” modaiolo, al pari di un fiore che sboccia improvvisamente! Le calzature rappresentano pienamente questo pensiero veloce perché si alternano sneakers che richiamano le classiche stringate maschile e ankle boot avvolgenti, diafane in cui la trasparenza e l’intreccio diventano espressione di un passo sempre più contemporaneo. Gli accessori sono sempre meno accessorio e hanno una propria identità; nell’assemblaggio di materiale e forme eterogenee che si uniscono, si mischiano il Re ha creato oggetti realmente attuale per il sapiente uso della linea spezzata e del cerchio negli occhiali da sole, per la perfezione di una circonferenza e la violenza del triangolo nel creare orecchini la cui essenza è insita in una formula matematica.

Il disegno degli outfit è frutto di riflessione geometrica e negli orli sbiechi, nelle perpendicolari “a piombo” di un plissé, nelle intersezioni ortogonali della petite robe noir è racchiusa la misteriosa visione della donna di Armani: misteriosa solamente in superficie poiché, nella terza dimensione, si ritrova un acume ingegnoso, una dedizione storica ad esaltare la donna. La gonna ” a portafoglio” si nutre di nuova linfa e nel nero lucido ferma il trascorrere del tempo fissandosi come nuovo trend di stagione. Immancabile è il completo, strumento comunicativo ed evocativo che, in questa collezione, assurge a sezione aurea nella sua semplicità perfetta.

Armani è riuscito a inglobare razionalità e sentimento, geometria e fiori addivenendo alla chimerica “quadratura del cerchio”.

                            Articolo scritto e redatto da Ciro Sabatino| Tutti i diritti sono riservati
Giorgio Armani Womenswear SS18_#01

Giorgio Armani Womenswear SS18_#02

Giorgio Armani Womenswear SS18_#03

Giorgio Armani Womenswear SS18_#04

Giorgio Armani Womenswear SS18_#05

Giorgio Armani Womenswear SS18_#06

Giorgio Armani Womenswear SS18_#07

Giorgio Armani Womenswear SS18_#08

Giorgio Armani Womenswear SS18_#09

Giorgio Armani Womenswear SS18_#10

Giorgio Armani Womenswear SS18_#11

A proposito dell'autore

Chi ha detto che stare dietro le quinte sia noioso? Redazione è un piccolo mondo di penne e menti attive che coordinano, insieme a Laura, la programmazione per theoldnow.it Instancabili e sempre ricchi di spunti noi di Redazione ci occupiamo di comunicati stampa, flash news, aggiornamenti e coordinamento degli autori! Vi sembra poco?

Post correlati