La domanda sorge spontanea: il Gordon Ramsay QUEL Gordon Ramsay?? Ebbene sì, proprio lui.. non proprio in carne ed ossa perchè, con la sua schiera numerosa ed internazionale di ristoranti, incontrarlo non è proprio così semplice, ma la sua cucina inconfondibile sì, con grande piacere sì!!

E’ fu così che un lunedì sera qualunque si è tramutato in un’esperienza di gusto che non poteva non meritare un intero articolo e che solo qui a Forte Village poteva avere luogo. Si perchè il resort offre una ventina di ristoranti fra le sue scelte e nulla è lasciato al caso, tanto che QUEL Gordon, che siamo abituati a vedere in televisione mentre gestisce squadre di cuochi nelle sue cucine, qui ha voluto essere presente e non di certo in maniera figurativa! Con un affaccio sul mare a 180 gradi, il rumore delle onde sulla battigia a fare da sfondo e delle premiate bollicine nel bicchiere, la mia serata ha preso forma, in uno dei luoghi che vale la visita del Forte Village.

L’apertura è stata affidata a due piatti decisamente diversi fra loro, particolari al contempo e molto strutturati: il Ramsay lobster burger con avocado arancia e maionese di Corallo e il black angus argentino con caviale betuga e tartufi di mare


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A seguire due piatti davvero insoliti per il palato: l’Acqua d’estate timo limone, cipollina, finocchio di mare con Quenelle di scampi e triglie ed una Selezione di crudi con frutta estiva ed ortaggi del Forte. Due perle di gusto che giocano decisamente con i contrasti. La prima per la consistenza, in questo gioco di acqua profumatissima ed ingredienti, l’altro per il binomio di dolcezza ed acidità che la frutta abbinata con il pesce rende nel piatto

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 Ad accompagnarmi in questo viaggio fra i sapori, non solo un ottimo vino ed una location accativante ma anche Alessandro che, con la sua squisita professionalità, mi ha condotto durante la serata fra spiegazione dei piatti ed aneddoti divertenti sul ristorante ed i suoi clienti. Due piccole sorprese hanno poi reso ancora più completa l’esperienza nel ristorante di Gordon Ramsay: la prima composta da un entree di patate rosse al nero di seppia, formaggi, mini fritti di pesce adagiato su di una sottile fettina di kiwi. La seconda costituita da Patate violette schiacciate con erba cipollina bottarga di tonno olio extra vergine di oliva e germogli Sacura

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La cena è proseguita poi con una coppia di secondi da mozzare il fiato: il Lombetto di agnello arrostito con caponata di pure e radici brasate e la Sogliola di Paranza con chorizo iberico anguria arrostita e salsa champagne. Due piatti assolutamente equilibrati che mi hanno sorpresa per l’utilizzo dei sapori e dei colori all’interno della pietanza, che non risulta affatto banale, ma anzi trova la sua esaltazione proprio da il raffinato gioco di contrasti che va anche qui ripetendosi


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 A chiudere la serata non poteva che arrivare un dolce strepitoso, il Babà al rhum con panna gelato e ratatouille di fragole, la degna chiusura di una cena indimenticabile realizzata per l’occasione da un giovanissimo ma molto talentuoso chef Fabio Cirillo

A presto,

Laura


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