Sound of the land of the wolf è il progetto che vede Eristoff vodka,  brand del gruppo Bacardi, coinvolgere Boosta (Davide Dileo all’anagrafe), musicista eclettico e co-fondatore dei Subsonica, per una collaborazione tutta orientata a valorizzare il talento e la creatività musicale.

L’intenzione mi sembra quella di parlare con i giovani e l’idea di farlo attraverso un progetto ispirato alla possibilità di sperimentare e condividere spunti ed idee musicali, non mi sembra affatto male, tant’è che mi incuriosisce immediatamente.  Non avevo mai accettato un invito prima, da quando collaboro con “The Old Now”, ma ho deciso di andare a scoprire in cosa consistesse il progetto sopratutto perché ascolto i Subsonica da quando andavo al liceo (leggi: molti molti anni fa!) e li ho sempre considerati portatori di una sana voglia di sperimentare ed esplorare mondi e tendenze musicali. Insomma, è una delle band più longeve e significative del rock alternativo italiano.

Quindi, accetto volentieri l’invito di Eristoff ad un evento di presentazione del progetto, bevo vodka a gogò e cerco di capirne di più. Si tratta, principalmente, della volontà di innescare un circuito positivo e di creare una piccola “oasi creativa” come proprio Boosta l’ha definita durante l’evento. Funzionerà più o meno così: dal 20 ottobre su soundcloud.com/soundfromthelandofthewolf Boosta ha iniziato a caricare “ingredienti” e combinazioni musicali che tutti possono scaricare gratuitamente per creare nuove track, da caricare  su soundcloud e poi condividere utilizzando l’hashtag #soundfromthelandofthewolf. Successivamente Boosta ascolterà le tracce così create dagli utenti e potrà lavorare direttamente con loro con commenti e consigli, esattamente come in un vero laboratorio.

Barbara Herlitzka, PR Manager Martini&Rossi e Boosta, aka Davide Di Leo alla presentazione

 

Questa sorta di costante attività di lavorazione comune si completerà poi, con l’Eristoff Hideout Studio Party: evento di chiusura previsto per dicembre, in cui Boosta coinvolgerà alcuni degli autori con cui ha lavorato durante i due mesi di collaborazione creativa, per un’esibizione insieme.

Quello che di questo evento preferisco è che non sia puramente finalizzato alla scoperta di un potenziale talento, ma di fatto crei attenzione sul passo precedente al “successo”: cioè si focalizza sulla voglia di conoscere, scoprire e migliorare. Voglia che credo sia imprescindibile per appassionati o aspiranti musicisti.

Barbara Herlitzka, PR Manager Martini&Rossi e Boosta, aka Davide Di Leo

Boosta è in qualche modo parte e rappresentate di un momento storico ricco di valore per la musica italiana, come sono stati gli anni ’90. E’ portatore di una fondamentale voglia di ascolto, oltre che di quella più moderna di condivisione. Durante l’evento mi è sembrato di raccogliere proprio questo spirito dalle sue parole: quello di chi ha voglia di creare nuovamente spazi più o meno grandi di confronto creativo, possibilità di orientamento per l’ascolto così come di sperimentazione espressiva. Ho trovato entusiasmante il piacere con cui lui stesso ha descritto questo progetto: come una opportunità. Non tanto finalizzata alla spettacolarizzazione a cui ormai siamo spesso abituati, cosa tra l’altro che non si esclude (nel senso che la bontà di questo progetto in termini di successo dei partecipanti dipende di fatto, dalla capacità degli stessi di proporre tracce piacevolmente sorprendenti e dalla viralità del progetto in sé), ma piuttosto orientata a creare un’occasione di sostanza, perché permette di suonare ed imparare con un musicista di livello. Credo che sia un’occasione accattivante di apprendimento, ed eventualmente un passo avvincente per chi spera di crescere musicalmente.

Non so davvero se questo progetto avrà successo, ma sinceramente me lo auguro perché trovo che combini tra loro caratteristiche ambiziose come quella di aprirsi a giovani creativi e di farlo tramite strumenti innovativi, per creare una possibilità di confronto che guarda prima di tutto alla qualità e poi alla voglia costruttiva di tentare in modo diretto e partecipativo.

Alcuni ospiti della serata

Articolo scritto e redatto da Alessia Esposito | Tutti i diritti sono riservati