Con il sopraggiungere dell’estate, uno dei drink che preferisco è senza dubbio il Gin tonic. Dal gusto deciso, rinfrescante al punto giusto. Quindi quando mi è arrivata la proposta di participare alla “The Ultimate Gin & Tonic Experience” organizzato da Bombay Sapphire (uno dei miei gin preferiti tra l’altro), come avrei potuto dire di no? L’evento, primo appuntamento del tour estivo che porterà in location esclusive, si è svolto mercoledì 18 giugno presso l’Hotel Sheraton Diana Majestic di Milano.

Nel corso di ogni serata si svolgerà una live performance di artisti rinomati che, incontrandosi per la prima volta, daranno vita a uno spettacolo inedito e unico. A fare da sfondo all’evento mercoledì è stato il binomio artistico del digital painter Andrea Tarroni, milanese che ci ha condotto in un viaggio nel mondo della rappresentazione, alla scoperta del disegno  e della composizione della figura, e della DJ Bianca Weiss Tabaton, genovese trasferita a Milano, che è stata capace di creare una miscela caleidoscopica di generi e di esperienze musicali senza limiti.

 

bombay sapphire

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A condurre le danze è il top bartender Alex Frezza, nato a Londra ma di origini napoletane, finalista italiano della Bombay Sapphire World’s Most Imaginative Bartender 2014, che mi ha spiegato quali fossero i segreti per ottenere il gin tonic perfetto. In primo luogo il bicchiere: un bicchiere grande, perfettamente tondo, quasi una maxi coppa. Il ghiaccio non è mai da sottovalutare, possibilmente con cubetti grossi, in quanto non solo rinfresca il bicchiere ma si scioglie in un tempo più lungo, senza rischiare così di annacquare il cockatil: il suo obiettivo infatti è unicamente quello di mantenere la temperatura stabile. Detto questo la ricetta del drink è davvero molto semplice: 50ml di gin, ovviamente Bombay Sapphire, e 100ml di tonica. Questa possiamo dire che è la base da cui partire, per la personalizzazione del long drink, che è la parte più curiosa e divertente! Ebbene si, non esiste solamente il gin tonic con la classica scorza di lime che siamo abituati a bere più o meno abitualmente: per la serata il nostro Bartender ha proposto ben 9 cocktail diversi, caratterizzati da nomi tutt’altro che banali! Io ho assaggiato “Il Monni è seduto in piazza della Signoria”, così composto: Bombay Sapphire, acqua tonica, bitter al pompelmo e scorza di pompelmo rosa. Il nome è un omaggio al celebre attore fiorentino, Carlo Monni, che amava sorseggiare Gin Tonic seduto in piazza della signoria, fantasticando sul prossimo film.

 

bombay sapphire

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Le altre varianti proposte erano:

La regina madre la sapeva lunga: Bombay Sapphire, acqua tonica e fetta di lime, adatto ai più tradizionalisti.

Lo sapevate che Hemingway beveva Gin&Tonic: Bombay Sapphire, acqua tonica, menta fresca, angostura. In onore dello scrittore che durante i suoi soggiorni nei più importanti cocktail bar del mondo, amava chiedere Gin&Tonic, con un tocco di menta fresca, ricordo della sua amata Cuba.

French Twist sognando la Belle Epoque: Bombay Sapphire, Saint Germain, acqua tonica e scorza di limone. In stile Francia anni 20, unisce ai profumi rurali il sapore deciso del floreale bouquet.

Gin&Tonic Mon Amour: Bombay Sapphire, Martini Rosato, acqua tonica e fetta di pompelmo rosa. Il drink perfetto per innamorarsi fin dal primo sorso e non aver bisogno di nient’altro.

I love cucumber: Bombay Sapphire, acqua tonica, fetta di lime e cetriolo fresco. Un sapore evergreen in perfetto stile anglosassone, salutare e rinfrescante al punto giusto.

Ginger e Fred Sapevano Ballare: Bombay Sapphire, acqua tonica e zenzero fresco a fette. Soprendente ed inaspettato, proprio come la Ginger, protagonista della pellicola di Fellini.

Keep Calm and Drink Gin&Tonic: Bombay Sapphire, acqua tonica, sciroppo di camomilla e fiori di camomilla. Un cocktail in cui il sapore deciso del gin si unisce alla dolcezza e al profumo suadente della camomilla, creando un giochi di variazioni floreali.

Tonico Modugno: Bombay Sapphire, acqua tonica, scorza di limone e Blue Curaçao. Un omaggio al celebre cantautore ed al suo “Nel blu dipinto di blu”, ma anche al blu che contraddistingue l’iconico marchio inglese.

 

L’aroma di Bombay Sapphire proviene dall’unione di 10 esotiche botaniche, provenienti da tutto il mondo selezionate a mano: mandorla, limone, liquirizia, radice di Iris, bacche di Ginepro, Angelica, Coriandolo, Cannella, Piper cubeba, Aframomum melegueta. Bombay Sapphire viene distillato seguendo un processo molto delicato, l’infusione a vapore con alambicco Cathered e ceste in cuoio: l’alcool si impregna così delicatamente dei sui aromi, rendendo il gin ricco sia nel gusto che nell’aroma. La ricetta originale risale al 1761, durante il periodo di dominazione coloniale britannica dell’India mentre il nome si riferisce alla Stella di Bombay, uno zaffiro di 182 carati trovato in Sri Lanka e attualmente custodito al National Museum of Natural History di Washington.

Il suo punto distintivo? Senza dubbio l’iconica bottiglia blu traslucida, che lo contraddistingue fin da quando il Gin era confezionato in bottiglie verdi o trasparenti!

 

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Foto credits courtesy of Bombay Sapphire| Tutti i diritti sono riservati

Articolo scritto e redatto da MARCO LUCATO | Tutti i diritti sono riservati

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