Borchie. Pelle nera. Magari croci. Teschi. Questo è quello che pensiamo associando il gusto rock alla moda. Però non è solo questo. Rock, rock dentro, o lo sei o non lo sei. Non c’entra cosa indossi.

 

 

Fosse questo anche un abito di chiffon. Non è una questione rilegata a chiodo e tatuaggi. E’ attitudine. E la moda lo sa. Per questo impazziamo, io per prima, davanti a collezioni che trasudano anima rock. E non solo quelle che denunciano la forte propensione nella scelta di materiali e finiture, ma anche quelle la cui allure strong arriva, senza pelle, senza borchie, senza croci. Adoro Balmain, più per il gusto rock che per ogni singolo capo che realizza: l’allure è pazzesca, il sapore è sfrontato, il risultato sfacciato e arrogante. La pelle non manca mai, le applicazioni glam rock – più rock che glam – neanche. Il risultato è virale. Adoro. Adoro Bailey per Burberry Prorsum e le sfumature rock che inietta sottopelle alle sue collezioni: a volte il risultato è palesemente dichiarato, altre volte è solo una vaga allusione. Favolosa la sua collezione per la PE 2011, sfacciatamente rock. Amore a prima vista per me. E per la PE 2013? Microgiacche da biker, tessuti metallici. Ancora rock. Alexander Wang. Sartoria, geometria, attitudine rock. Come quella che DSquared2 -#adoro-, mette in mostra ogni stagione, una dopo l’altra, attraverso colori pop. Bianco e nero si, ma anche giallo limone, carta da zucchero, bluette e blu denim, rosa shocking, salmone. L’appeal da biker si fonde con un gusto decisamente upper class.  Chiodo, pencil skirt, giacchini bon-ton e denim very used. Perfetta è l’attitudine rock che incontra una femminilità ammiccante. Ci piace. Mi piace.

I teschi ormai un amuleto, le croci un must-have. T-shirt con le stampe di vecchi album, o magari dei Rolling Stones. Le borchie sulle scarpe, sui giubbini di jeans, una necessità. Bracciali con le borchie. Borse con le borchie. Virale è ormai questa tendenza, troppo spesso male – o semplicisticamente – interpretata. Propongo di fare pulizia e di ricordare, smaniosi, che rock si è prima dentro

Barbara

 

(Credits: Tumblr)

Articolo scritto e redatto da Barbara Ceriali | Tutti i diritti sono riservati