Alla scoperta del profumo con #ProfumaPositivo

Noi donne siamo così, ogni tanto siamo un po’ frivole, ma una cosa che ho capito dopo il sabato mattina trascorso presso UNIPRO, è che il profumo non è affatto una cosa frivola. A spiegarcelo due esperti del settore: Lorenzo e Corinne. Ciascuno a modo suo centro dell’argomento, e spiegato in maniera davvero professionale che cosa sta dietro ad una parola così utilizzata come “profumo”

A Milano splendeva il sole, il sabato mattina era appena iniziato e non c’era sicuramente modo migliore di trascorrere queste ore, se non insieme ad alcune amiche blogger con le quali condivido l’amore per la qualità dei prodotti beauty, che ogni giorno ci aiutano a rendere la nostra pelle più sane e bella. Ciascuna di noi è arrivata quest’incontro con una consapevolezza diversa sull’argomento ed è stato bello confrontarci ed avere modo di affrontare questo tema con persone che lo trattano quotidianamente, che ne hanno fatto il loro lavoro e ci si dedicano con vera passione

Lorenzo è il primo ad affrontare il discorso, e lo fa con una luce negli occhi unica nel suo genere, caratteristica di chi ha fatto di
una sua passione, il suo lavoro quotidiano, e non c’è nulla di più bello e di istruttivo, se non ascoltarlo. Partiamo con lui dalla storia del profumo, e dobbiamo risalire davvero molto negli anni, si perché quello che è arrivato fino a noi è l’evoluzione di un percorso inizia dal tempo degli egizi, proseguito poi nell’epoca romana, e attraversare i secoli, acquisendo di volta in volta, caratteristiche e composizioni particolari

Con Lorenzo si parte per un viaggio attraverso le epoche, e con dovizia di particolari ci aiuta ad entrare sempre di più dentro questo tema, passando per la leggenda di Mirra, i riti degli egizi, la devozione verso gli dei, la nascita delle prime acque profumate nel 1300, i primi utilizzi delle sostanze chimiche nella composizione dei profumi, fino ad arrivare a Guerlain

Arriviamo ad affrontare la composizione del profumo, che non contiene solo alcol etilico, olio essenziale ed acqua, ma anche filtri solari che hanno il compito di proteggere la fragranza dell’esposizione luminosa. Inoltre ciascun componente viene dosato con
grandissima attenzione, perché una maggiore o minore quantità dello stesso può far variare completamente il profumo. Per esempio la concentrazione in percentuale, dell’olio essenziale, permette di classificare profumi. Nasce di conseguenza la necessità di una vera e propria piramide olfattiva, che descrive la composizione del profumo in relazione alla componente temporale

Il nostro percorso prosegue, iniziano le domande, incominciano le curiosità. Perché il tema, anche se può sembrare semplice, in realtà contiene dentro di sé una grande quantità di sfaccettature, che ci appassionano e fanno letteralmente volare la mattina dedicata a noi. Parliamo dell’accordo, che si può pensare simile a quello musicale, dove due note, ben distinte fra loro, vengono suonate all’unisono ed il risultato è una nota nuova, con un suono tutto suo. Allo stesso modo l’accordo quando si parla di profumo è proprio la somma, per esempio di lavanda e vaniglia, che crea un terzo elemento caratteristico della fragranza, unico nel suo genere

Ma il profumo, come sappiamo, non è soltanto un prodotto da indossare, ma è anche il risultato di anni di studio, che ne analizzano la compatibilità cutanea, perché non c’è niente di peggio del creare un prodotto buono al naso ma con una relazione sulla pelle. Nessuno di noi vuole acquistare un prodotto che sia nocivo per la nostra cute, anzi quando acquistiamo un profumo, diamo quasi per scontato che questo non abbia effetti negativi su di noi. Proprio per questa ragione negli ultimi vent’anni ci si è concentrati molto proprio sull’aspetto della compatibilità cutanea, lasciandosi alle spalle il termine di tollerabilità. Il profumo poi non è solo un lavoro creativo, ma, come ci spiega Corinne, è anche il mix fra marketing, sociologia, chimica. Diventa così il risultato di un accurato studio che si sviluppa per anni

Accademia del Profumo si trova davvero in prima linea nella promozione del valore e della cultura del profumo stesso, sia dal punto di vista dei valori storici, culturali, artistici che sociali. Ogni anno poi, viene istituito un vero e proprio concorso, attraverso il quale i consumatori sono chiamati ad esprimere le loro preferenze sui profumi presenti sul mercato. Fino al 16 febbraio si può infatti votare il proprio profumo preferito!! L’8 marzo, a Bologna, ci sarà poi la premiazione dei prescelti, di sicuro un evento da non perdere!!

Per concludere questa mattinata all’insegna del profumo, abbiamo poi vissuto una vera e propria esperienza olfattiva. Si è partiti dal quadro di Leonardo da Vinci “Dama con Ermellino” e attraverso cinque accordi, si sono rivissute le caratteristiche più specifiche di questo quadro. Gli accordi sono stati i seguenti: accordo esperidato: associato al sole, e alla giovinezza, ispirato dal fatto che la dama ritratta aveva solo 16 anni. Accordo orientale: che riprende lo sfondo scuro del dipinto. Accordo fiorito: che al compito di rappresentare la serenità di questa dama ritratta, e la sua femminilità. Accordo legnoso, che ricorda l’odore dell’olio di pittura su legno ed infine l’accordo animale, perché protagonista di questo quadro non è solo la dama. Un piccolo viaggio attraverso i sensi, per ripercorrere in maniera sensoriale quello che un quadro può comunicare con uno sguardo

Sicuramente un’esperienza unica nel suo genere, con la quale ci siamo divertite a giocare con questa tela di Leonardo da Vinci. Un modo sicuramente giocoso e particolare per addentrarci sempre di più nel tema del profumo, che è stato veramente un piacere affrontare insieme

Laura