Londra è una delle capitali più eccitanti e cosmopolite – personalmente l’ho sempre vista un po’ come la New York europea. Così diversa dall’Italia che ogni volta che la visitiamo è un po’ come metter piede in un set di un film.

Quando ci si vive la prospettiva cambia e parte del glamour sfuma, tuttavia si apprendono tante cose che ti fanno pensare “ah! Se l’avessi saputo prima”.  Di seguito, 6 piccole cose che possono cambiare il vostro soggiorno in meglio.

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Il prezzo del biglietto del London Eye non vale la pena.

In linea di principio, la ruota panoramica sarebbe una bella idea ma purtroppo il meteo londinese, con una foschia presente per grande parte dell’anno, rende l’esperienza abbastanza insipida.

Se volete vedere Londra dall’alto potete andare:
– in cima a Primrose Hill, dentro il parco di Hampstead Heath (gratuito)
– in cima a Greenwich Hill dove si trova l’osservatorio astronomico ed il famoso meridiano (gratuito perchè un parco pubblico, l’ingresso alle attrazioni e musei è a pagamento)
– all’ultimo piano della Tate Modern (gratuito)
– allo spettacolare SkyGarden, all’ultimo piano del grattacielo 20 Fenchurch street (gratuito ma richiede la prenotazione)
– sulla terrazza del centro commerciale One Change Street (si richiede almeno una consumazione)
In più, se siete disposti a pagare un biglietto ma volete qualcosa di più di un semplice panorama, potete visitare diversi monumenti, tra cui St Paul’s Cathedral, la colonna di Monument e Tower Bridge, dove è possibile camminare su una pavimento in vetro.

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Prendere la metropolitana per andare da qualsiasi parte non è efficiente

Certo, una visita a Londra non è completa se non si compie almeno un viaggio in metropolitana, ed è giusto così. Vedere con i propri occhi la famosa “tube” ed udire il messaggio “mind the gap” provoca una certa euforia ma spesso è un mezzo abusato dai turisti. Quando si è in centro, salire sulla metropolitana per una o due fermate solamente potrebbe farvi perdere molto più tempo che camminare. Munitevi della utilissima cartina che TFL ha creato con le distanze in minuti tra una stazione e l’altra. Alcune delle scorciatoie più semplici sono da Piccadilly Circus a Charing Cross (10 min) ed Embankment (15 min), oppure da Bank e Monument a London Bridge (10 min).  Inoltre installate l’app CityMapper per individuare i percorsi più rapidi – per esempio la Victoria line è nuova e quindi più veloce – quindi avvolte conviene prendere la coincidenza più lontano di quel che al primo sguardo si penserebbe.

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Prendere i taxi conviene solo in certe occasioni

Per il turista medio che si muove tra Oxford Circus e la House of Parliament, il taxi non è un’opzione: rimane spesso bloccato nel traffico e costa caro. Prendete un taxi alla sera, quando il traffico è molto meno intenso oppure per brevi tratti in zone periferiche.

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A Londra è quasi impossibile restare a digiuno

Nel Regno Unito la qualità delle pietanze è scarsa per antonomasia, ma ciò sarà valido nei paesini più remoti dell’isola, sicuramente non a Londra. Se sento ancora un altro lamentarsi che è rimasto a stecchetto a Londra, sono scettica. A Londra si trovano tutte le cucine del mondo, incluso quella italiana, per tutte le tasche, ovunque vi troviate. Se il vostro non è un palato avventuroso, Borough Market e il vicino Mercato Metropolitano vi accontenteranno, così come Polpo e Valentina . I ristoranti pop-up vi permetteranno di assaggiare piatti di chef stellati e se proprio non avete altra opzione che un menù britannico, andrete a colpo sicuro con una shepherd pie, una english breakfast o un Sunday roast.

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Birra, non vino

Gli inglesi hanno un detto “When in Rome, do as the Romans do” che tradotto significa “quando sei a Roma fai come i romani”. Ecco, se sei a Londra fai come i londinesi: bevi birra. Se sei in un ristorante, a parte per alcune eccezioni, lo standard del vino non sarà al livello del prezzo. Preferite la birra quindi, magari iperlocale come quella del birrificio Camden Town Brewery o Redchurch Brewery.

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Please e Thank You sono importanti

Rassegnatevi: se un inglese vi dice no è no. Quindi risparmiatevi l’infarto e se dovete lamentarvi fatelo con un sorriso, essendo cortesi. Non sbraitate, non insultate, l’unico effetto che otterrete è che la persona a cui state chiedendo aiuto si rifiuti. Se non riuscite a sbloccare la situazione, chiedete di parlare con il manager. Gli inglesi sono degli avidi lamentatori ma non sono mai aggressivi o scortesi: se espongono un problema fanno sempre riferimento ai fatti oggettivi, per esempio in hotel “i cuscini sono estremamente duri per un hotel a 4 stelle” non “site un hotel schifoso, non meritate nemmeno una delle 4 stelle”. Seguitene l’esempio.

Articolo scritto e redatto da Giorgia Martinucci | Tutti i diritti sono riservati

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